La grossa novità del 2024 per quanto riguarda lo sfruttamento turistico di Venezia riguarda un biglietto di ingresso da 5 euro. La cosa ha fatto scalpore ma è comunque entrata in vigore – dopo non poche discussioni – per un massimo di 29 giornate l’anno, coincidenti con quelle di maggior flusso, ossia le feste, i ponti e i weekend d’estate. Secondo il Comune la mossa scoraggerà il turismo mordi e fuggi, togliendo un po’ di affollamento dalla città lagunare, rendendola meno satura di persone che passeggiano per le calli. Va detto, però, che non sono state fissate soglie massime o limiti alle presenze.
Il biglietto di ingresso a Venezia, ufficialmente chiamato “contributo di accesso“, è in vigore dal 25 aprile 2024, e sembra che le cose stiano andando bene, almeno per le casse comunali, poichè nei primi 8 giorni il Comune ha già incassato 723 mila euro. Necessario per accedere a Venezia e alle isole maggiori della laguna, non serve invece per il solo transito in piazzale Roma, Tronchetto o la stazione Marittima. Non serve neanche per le isole minori, comprese Lido, Murano, Burano, Torcello e altre ancora.
Il contributo d’accesso a Venezia è dovuto da tutti coloro che entrano in città e hanno più di 14 anni d’età, con qualsiasi vettore, dalle 8.30 del mattino alle 16.00 in una delle giornate in cui il ticket è attivo, e prevedono la visita in giornata. Per il 2024, il biglietto non serve per accedere alle isole minori.
Allo stesso tempo, l’ingresso a Venezia è sempre consentito senza biglietto per i minori di 14 anni, per i residenti o nati nel comune di Venezia e in tutto il Veneto, e per i titolari della carta europea della disabilità, accompagnatore incluso. Inoltre, è importante segnalare che i turisti che pernottano a Venezia non devono pagare il biglietto d’ingresso, a patto che si siano registrati sul portale della città.
Le esenzioni dal pagamento del contributo di accesso sono valide anche per coniugi, conviventi, amici e parenti fino al terzo grado che si recano in visita a persone residenti o domiciliate in città, per i lavoratori, per i pendolari, per gli studenti con scuole aventi sede in città, per chi si reca in città per terapie o visite mediche, per chi deve partecipare a competizioni sportive anche come pubblico, per i locatari con contratti di locazione a uso non turistico, per i volontari, per le persone in visita alle carceri, per gli imputati, e per chi si reca a Venezia per votare. E’ importante che chi è esente dal pagamento si registri al portale del contributo di accesso a Venezia all’indirizzo https://cda.ve.it/.
I rischi dell’ingresso a Venezia senza biglietto, quando dovuto, consistono in una sanzione che va dai 50 ai 300 euro, più il costo del biglietto.
La tariffa del biglietto d’ingresso è di 5 euro senza riduzioni. Si paga sul portale del contributo d’accesso a Venezia disponibile all’indirizzo https://cda.ve.it/ e una volta giunti sul sito potrete scegliere se accedere al portale per effettuare il pagamento o per acquisire il titolo di esenzione.
Selezionando l’opzione relativa al pagamento del contributo, comparirà un calendario in cui dovrete semplicemente selezionare la data della visita, quindi selezionare il numero di visitatori, inserire nome e cognome per ciascun visitatore e infine inserire una email e un numero di telefono, che verranno usati per inviare i biglietti, o in caso di recupero o annullamento della prenotazione. Dopo il pagamento, che potrà avvenire tramite carta di credito o Paypal (anche dopo la registrazione se siete esenti) riceverete un codice QR che dovrete mostrare alle autorità nel caso in cui ci fossero controlli. I codici sono nominativi ma è possibile effettuare la registrazione una volta sola se viaggiate in gruppo o in famiglia.
Ogni anno il comune di Venezia diramerà l’elenco delle giornate nelle quali il biglietto d’accesso è dovuto. Per il 2024 esse sono:
Per qualsiasi variazione e per evitare brutte sorprese, vi consigliamo sempre di visitare il portale del contributo d’accesso a Venezia all’indirizzo https://cda.ve.it/
La questione delle navi da crociera è ancora da delineare. Esse infatti non passano più davanti a piazza San Marco, ma approdano a Porto Marghera, e pertanto chi scende dalla nave non deve pagare il ticket. Tuttavia, se una volta scesi i crocieristi si dirigono verso il centro di Venezia, diventeranno responsabili dell’acquisto. A complicare ancor di più la situazione ci sono i piani del Comune, che prevedono che dal 2027 le navi da crociera tornino verso il centro della città.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.