Il Museo Correr è un sito che custodisce un’importante raccolta di opere d’arte che raccontano la storia di Venezia dalla nascita della Serenissima alla fondazione del regno d’Italia. Il museo è nato grazie al lascito del nobile veneziano Teodoro Correr, membro di un’antica famiglia patrizia veneziana.
Correr era un grande appassionato di arte e aveva disposto che alla sua morte tutte le opere da lui collezionate confluissero in un museo, così dopo la sua scomparsa nel 1830 Palazzo Correr è stato trasformato in un sito museale. Con il passare del tempo, però, le opere esposte sono aumentate sempre più e così il museo è stato trasferito prima presso il Fondaco dei Turchi e poi presso le Procuratie Nuovissime in Piazza San Marco.
Solo con il passare degli anni l’esposizione di Palazzo Correr viene ordinata per permettere ai visitatori di seguire un percorso di visita secondo una logica museografica. La collezione si è ampliata sempre più nel tempo grazie anche a lasciti, donazioni e nuove acquisizioni e per questo nel 1887 si è reso necessario spostare il Museo presso il Fondaco dei Turchi.
Anche questa collocazione, però, non è risultata adatta e nel 1922 Museo Correr è stato definitivamente trasferito presso presso l’Ala Napoleonica (o Fabbrica Nuova) in Piazza San Marco. Ora il Museo Correr non ospita solo il lascito di Teodoro Correr ma comprende un intero complesso formato anche dalle stanze reali, dalle stanze imperiali della Principessa Sissi e una quadreria con opere di importanti autori come Giovanni Bellini, Antonello da Messina e Vittore Carpaccio.
Al primo piano di Museo Correr si trovano le opere di maggiore interesse ma anche le Sale Reali e le Sali imperiali che hanno ospitato sovrani e governanti nel corso dei secoli. Una delle prime sezioni che si incontrano durante la visita è l’Ala Napoleonica che ospita le Sale Neoclassiche e la Collezione canoviana. Questo è il nucleo originale e più antico del complesso dato che è stato costruito tra il 1807 ed il 1810 per ordine di Napoleone e del suo figliastro Eugenio di Beauharnais.
Si comincia con il grande scalone d’ingresso che custodisce un affresco a soffitto di Sebastiano Santi per raggiungere le Sale Neoclassiche. Queste hanno il loro fulcro nell’elegante salone da ballo che oltre ad essere finemente decorato custodisce l’affresco “La Pace circondata da Virtù e Geni dell’Olimpo” di Odorico Politi. Questo affresco racconta il ritorno dei territori veneziani agli Asburgo dopo la parentesi napoleonica. Si continua poi con le Sale Canoviane dove si trovano esposte importanti opere del grande scultore Antonio Canova come i gruppi Orfeo ed Euridice (1775-76) e Dedalo e Icaro (1777-79). Inoltre, qui sono presenti diversi disegni autografi dello scultore e calchi in gesso realizzati per altre opere.
Finita la Repubblica della Serenissima, Venezia è stata governata da diversi imperatori e famiglie reali francesi, austriache e italiane. Dopo Napoleone Bonaparte in Italia hanno governato prima gli Asburgo e infine i Savoia. Ogni regnante di quel periodo aveva richiesto di avere una residenza a Venezia che doveva riflettere le mode del tempo ma anche le esigenze di corte. Per questo sono state costruite le Sale reali che occupano l’area settentrionale delle Procuratie Antiche e sono affacciate sui Giardini Reali e sul Bacino di San Marco.
Così nella famosa “città dei Dogi” sono presenti delle stanze reali che si estendono su circa 850 mq e sono connotate da arredo e mobilio di grande pregio. Negli anni duemila sono stati svolti dei lavori di ristrutturazione che hanno coinvolto le aree principali riportandole all’originario splendore. Meritano particolare attenzione per la loro eleganza: il Vestibolo d’onore, la Sala da Ballo e il soffitto della Sala del Trono.
L’origine di quest’ala risale al 1836 quando l’imperatore imperatore Ferdinando I era stato incoronato re del Lombardo-Veneto e voleva una residenza ufficiale per i suoi soggiorni nella città lagunare. Verso la metà dell’Ottocento, poi, il complesso è stato ristrutturato per ospitare gli appartamenti dedicati all’imperatore Francesco Giuseppe e all’imperatrice Elisabetta, detta “Sissi”. Qui è possibile visitare lo studio dell’imperatrice, la sua camera da letto, la sala da bagno e la sala delle udienze.
La maggior parte di questi spazi sono ancora arredati come al tempo e sono adornati con decorazioni e affreschi di importanti artisti come Giovanni Rossi, Giovanni Bevilacqua e Giuseppe Borsato. Da non mancare una tappa alla Sala ovale (detta anche Sala dei pranzi giornalieri) che era un ambiente di passaggio tra gli appartamenti reali e le sale “pubbliche” del palazzo affacciate su Piazza San Marco. Qui sono presenti pregiate decorazioni in stile pompeiano e due busti in marmo che ritraggono Napoleone Bonaparte e la moglie Maria Luisa d’Austria.
Gli spazi delle Procuratie Nuove che sono state ideate dall’architetto Vincenzo Scamozzi (1552-1616) in origine erano adibite alle più alte cariche delle magistrature della Repubblica di Venezia, ma con la fine della Repubblica hanno perso il loro ruolo. Per questo qui ora si trova uno spazio espositivo che aiuta ad approfondire vari temi legati alla storia, alla cultura e alla politica della città. Dai ritratti di dogi, senatori e procuratori di San Marco alle collezioni di numismatica e di bandiere storiche.
Si continua poi raccontando il legame di Venezia con l’acqua e il commercio e ammirando numerosi strumenti scientifici usati nella navigazione. Un approfondimento è dedicato al Bucintoro che era la nave utilizzata dal Doge e dalla Signoria per celebrare il singolare rito dello sposalizio tra Venezia ed il Mare. Infine, una sezione è dedicata alle arti e ai mestieri di un tempo e alle feste locali della Serenissima. La sezione, inoltre, custodisce diverse opere pittoriche che raccontano scene di vita lagunare realizzate dal pittore Joseph Heinz il Giovane nel XVII secolo.
La Quadreria si trova al secondo piano del Museo e custodisce all’incirca 140 opere molte delle quali appartenevano alla raccolta originaria di Teodoro Correr, mentre le altre provengono da lasciti e donazioni.
Tra le tele esposte oltre a quadri di pittori veneti che vanno dal Trecento al Settecento sono presenti anche opere del gotico internazionale, della pittura ferrarese e dei Pittori fiamminghi del XV secolo. Tra gli artisti di maggiore spicco si possono ammirare creazioni di Giovanni Bellini, di Antonello da Messina, di Cosmé Tura, di Vittore Carpaccio, di Hans Fries e di Barthel Bruyn il Vecchio.
Per accedere al Museo è necessario essere in possesso del biglietto unico valido per i Musei di Piazza San Marco che comprende le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, il Museo Archeologico Nazionale, Palazzo Ducale e il percorso integrato al Museo Correr.
In alternativa, l’ingresso è incluso anche nel Venice Museum Pass che permette la visita di 10 musei della città, tra cui anche Palazzo Ducale e la Biblioteca Marciana.
Il Museo Correr è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso alle ore 16.00).
Museo Correr si può facilmente raggiungere a piedi o tramite comodi vaporetti. Chi vuole camminare può seguire le indicazioni per Piazza San Marco che dista all’incirca 30 minuti a piedi dalla Stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia.
Chi prende il vaporetto, invece, può prendere la Linea 1 fino alla fermata Vallaresso o San Zaccaria, la Linea 2 fino alla fermata Giardinetti, la Linea 5.1 o la Linea 4.1 sempre fino alla fermata San Zaccaria.
Il Museo Correr si trova in Piazza San Marco negli spazi dell’Ala Napoleonica, delle Procuratie Nuove e delle Procuratie Nuovissime. Queste ultime sono state costruite durante la dominazione di Napoleone che aveva eletto in Italia come viceré il figliastro Eugenio di Beauharnais e aveva designato le Procuratie Nuove e Vecchie a sede del Palazzo Reale.
Le Procuratie, ovvero i due grandi complessi che si affacciavano sulla Piazza e che erano stati gli uffici e le residenze delle maggiori cariche della Repubblica di Venezia, erano risultate troppo piccole per ospitare tutta la corte così si decise di edificare un nuovo blocco poi chiamato Procuratie Nuovissime. Per costruire le Procuratie Nuovissime è stata distrutta la chiesa di San Geminiano risalente al XVI secolo e sono state rimaneggiate le Procuratie più antiche.
Le Procuratie Nuovissime, quindi, sono diventate l’edificio di collegamento tra le Procuratie Vecchie a destra e le Procuratie Nuove a sinistra. La nuova struttura ha preso il nome di Ala Napoleonica anche se poi questa è diventata la dimora dei diversi sovrani che si sono succeduti. Hanno lavorato alla sua progettazione gli architetti G. A. Antolini, Giuseppe Soli e Lorenzo Santi.
Nonostante le diverse famiglie reali abbiano più voltre ristrutturato il complesso, l’edificio è riuscito a conservare nel corso del tempo molti connotati originali sia dell’età napoleonica sia di quella asburgica. Dal 1922 questo complesso è sede del Museo Correr e della sua vasta collezioni di opere.
Museo Correr si trova presso le Procuratie Nuovissime, un edificio che sorge in Piazza San Marco nel cuore del centro storico di Venezia. Dando le spalle alla Basilica di San Marco, le Procuratie Nuovissime (o Ala Napoleonica) è il complesso che chiude il fondo della Piazza e che congiunge le Procuratie Vecchie di destra con le Procuratie Nuove di sinistra.
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